Mellere deriva dal nome di una vigna situata ai piedi delle primissime colline della pedemontana trevigiana, nel territorio di Conegliano Valdobbiadene, a metà strada tra le Dolomiti Venete e la laguna di Venezia.
Questa posizione privilegiata, garantisce una combinazione unica dal punto di vista microclimatico, che combinandosi con la favorevole composizione del suolo, rende questo territorio ideale alla coltivazione del vitigno Glera, da cui si ricava il pregiato Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Qui la vite è coltivata sin dai tempi antichi, con testimonianze scritte che risalgono al VI secolo e successivamente all’epoca della Repubblica Veneziana.
Le prime citazioni della coltivazione del Prosecco nelle colline di Conegliano Valdobbiadene risalgono alla fine del ‘700 e già alla metà dell’ 800 il vitigno inizia a venire vinificato in purezza.
Questo territorio rappresenta un paesaggio culturale di valore unico, espressione del lavoro manuale e dell’antica tradizione spumantistica.
Territorio Unico
Lo straordinario susseguirsi di catene collinari parallele estese da Est ad Ovest sono una gemma paesaggistica del Veneto ed hanno un’origine molto antica che risale al sollevamento dei fondali marini. Una parte delle colline fu successivamente rimodellata dai ghiacciai dolomitici, che portarono a valle vari sedimenti. I suoli che ne derivarono sono profondi, costituiti da conglomerati di roccia e sabbia con molta argilla. Dove il ghiacciaio non ha agito, si sono mantenuti suoli di origine marina, composti di marne e arenarie, meno profondi e più filtranti. Ciò determina la coesistenza di terreni diversi e di diversa conformazione delle colline.
Coltivazione e Clima
La vite è coltivata solo nella parte più soleggiata dei colli, ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare, mentre il versante nord è spesso ricoperto di boschi. Un panorama formato da un reticolo infinito di vigneti disposti su ripide pendici alternati a dolci declivi, scorci su piccoli borghi e antiche case contadine, ne fanno uno scenario ambientale del tutto unico e suggestivo.
L’esposizione, il microclima e le caratteristiche dei terreni permettono lo sviluppo di sostanze aromatiche nell’uva in fase di maturazione e nel bouquet si esprimono infatti le affascinanti particolarità di ogni vino.
La viticoltura in questo territorio ha saputo perfettamente integrarsi e svilupparsi in accordo con le particolarità geografiche, fisiche e climatiche del paesaggio, portando ad una sorta di coevoluzione tra attività dell’uomo e territorio. Il paesaggio è così unico, che da qualche hanno è nata la volontà di candidare l’area a Patrimonio dell’Umanità (Unesco).